centralino unico 010 84911112 numero unico emergenzaChiama il numero del CUP 0105383400 - numero unico prenotazioni telefoniche

Seguici su:

In questa pagina risponde alle più frequenti domande sugli effetti del caldo sulle donne in gravidanza il dott. Rodolfo Sirito, Direttore del Dipartimento interaziendale Ostetrico Ginecologico e del bambino Asl3-Evangelico.  

Dott. Sirito, in estate il caldo può rappresentare un rischio per la donna in gravidanza e per il feto?

In gravidanza il corpo della donna va incontro a una serie di cambiamenti fisiologici, che possono determinare alcuni rischi se esposto al caldo estivo. In particolare, un aumento del volume di sangue e della gittata cardiaca, prevalentemente nel III trimestre, necessario a mantenere un adeguato flusso ematico alla placenta, e quindi al feto, che richiede un'adeguata idratazione. Vi è inoltre una maggiore tendenza all’ipotensione, per la vasodilatazione periferica e per un ridotto ritorno venoso di sangue per compressione da parte dell’utero gravido sui grandi vasi sanguigni. Il caldo in estate può quindi rappresentare un rischio per la donna in gravidanza in quanto può essere causa di disidratazione con la perdita, attraverso la sudorazione, di liquidi e sali minerali, preziosi per l’equilibrio materno-fetale, oltre che di ridotto apporto di sangue alla placenta. E’ inoltre dimostrato che durante le ondate di calore il rischio di parto prematuro è più alto, probabilmente per un aumentato rilascio di ormoni che inducono le contrazioni del parto. Questo rischio aumenta in presenza di patologie della gravidanza/malattie croniche e con l’esposizione ad alti livello di inquinamento dell’aria. Infine, la disidratazione comporta un aumento del rischio trombotico, già incrementato in gravidanza per le modificazioni ematiche fisiologiche.
A causa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale le ondate di calore saranno sempre più frequenti ed è importante imparare a gestirle.  

Cosa fare per proteggersi?

E’ necessario innanzitutto identificare precocemente i segnali della disidratazione. come sete intensa, crampi muscolari, soprattutto di notte, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, abbassamento della pressione arteriosa. Se i sintomi non migliorano contattare il ginecologo curante/il medico di fiducia o recarsi in pronto soccorso. Occorre poi mettere in atto comportamenti preventivi per evitare i rischi dell’esposizione ad alte temperature

Quali sono i consigli utili per le future mamme?

Innanzitutto un'idratazione adeguata e abbondante: per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione, è indispensabile bere molto (più di 2 litri/giorno) e preferibilmente acqua (a temperatura ambiente) evitando bevande gassate/zuccherate/the e caffè; evitare anche di assumere bevande ghiacciate e, come sempre in gravidanza, bevande alcoliche; 
L'esposizione al sole deve essere limitata: è possibile esporsi al sole ma con alcune precauzioni; è preferibile esporsi durante le ore meno calde della giornata (al mattino presto e alla sera). Si consiglia di utilizzare sempre creme solari protettive (ad alto fattore protettivo 50+) anche per evitare l’insorgenza di macchie solari scure, soprattutto sul viso, più frequenti in gravidanza; è importante inoltre ricordare che l’ombrellone non protegge dai raggi solari e questi possono essere dannosi anche per i bambini piccoli. Se si programma un viaggio informarsi sulle previsioni del rischio di ondate di calore nel luogo di destinazione; 
Occorre curare l’alimentazione, prediligendo pasti leggeri e ricchi di acqua (frutta e verdura di stagione ad es pomodori, anguria, melone), sempre ricordando di mettere in atto le misure necessarie per prevenire l’infezione da Toxoplasma; è inoltre importante prestare molta cura alla conservazione degli alimenti per ridurre il rischio di contrarre gastro-enteriti, particolarmente dannose in gravidanza e che potrebbero determinare un severo stato di disidratazione. E' necessario contenere anche l'apporto di sale sia “aggiunto” sia contenuto in alimenti quali insaccati e formaggi stagionati, che andrebbero evitati così come cibi fritti e particolarmente grassi;
Migliorare il microclima degli ambienti (casa, ufficio) è un altro aspetto importante sia per prevenire i rischi legati all’esposizione al caldo intenso sia per contribuire a ridurre le emissioni di gas serra; è utile oscurare le finestre dove batte il sole con tende, persiane, veneziane; chiudere le finestre durante il giorno (specialmente quando batte il sole), aprendole durante le ore più fresche della giornata. Se possibile è meglio trascorrere le ore più calde nella stanza più fresca della casa. La temperatura del condizionatore va regolata tra i 24 e i 26 gradi (preferire deumidificatore) e va evitato l’utilizzo contemporaneo di altri elettrodomestici che producono calore e consumano energia; in caso di caldo intenso fare docce e bagni con acqua tiepida o bagnare il viso, i polsi e le braccia con acqua fresca;
Per quanto concerne l'abbigliamento è consigliato prediligere indumenti leggeri (es cotone o lino) e di colore chiaro; evitare indumenti sintetici, di colore scuro, cinture/magliette o pantaloni attillati; 
E' necessario prevenire l’ipotensione: la tendenza all’ipotensione in gravidanza peggiora in posizione ortostatica; evitare quindi di passare troppe ore in piedi, soprattutto fermi, per lunghi periodi e di alzarsi in piedi troppo rapidamente; 
 Al mare evitare le ore più calde e, come già detto, utilizzare sempre creme protettive ad alto filtro (+50); alla mattina presto o nel tardo pomeriggio fare passeggiate sul bagnasciuga favorisce la circolazione sanguigna; 
L’attività fisica apporta molti benefici in gravidanza ed è importante mantenerla anche in estate; limitarla dunque alle ore più fresche della giornata anche eventualmente in acqua; 
Non ultimo è importante curare il sonno: è frequente in gravidanza soffrire di insonnia o avere una minore qualità del sonno; le ondate di calore estivo possono peggiorare queste problematiche con una maggiore difficoltà ad addormentarsi e una minore qualità del sonno; sembra infatti che l’esposizione ad alte temperature durante la notte possa compromettere le capacità termoregolatrici dell’organismo con una minore durata del sonno REM e frequenti risvegli, con un sonno meno riposante. Il risultato dei risvegli notturni e dell’interruzione delle fasi del sonno comporta senso di spossatezza/stanchezza e minore energie durante la giornata, con conseguenze anche sul tono dell’umore. 

Quali sono i consigli specifici per migliorare la qualità del sonno?

Occorre evitare l’attività fisica aerobica la sera tardi; preferire cene a base di alimenti leggeri e digeribili; preferire lenzuola di cotone, che fanno traspirare la pelle e asciugano l’eventuale sudore; tenere la finestra della camera chiusa durante le ore di esposizione al sole ed aprirla durante le ore più fresche; evitare di dormire completamente nudi poiché il corpo rilascerebbe maggiore calore con una maggiore percezione del caldo; preferibile pigiama leggero di cotone; evitare l’utilizzo di condizionatore per tutta la notte e spegnerlo prima di coricarsi; spegnere i dispositivi elettronici (es computer/tablet/telefoni) che aumentano il calore nella stanza da letto; dormire sul fianco (preferibilmente il sinistro) per evitare l’ipotensione notturna. 

 

Pubblicato: 18 Luglio 2024