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On line l'approfondimento sui disturbi dell’udito. L'intervista al Dott. Marco Barbieri, Direttore S.C. Otorinolaringoiatria Asl3

Quali sono i principali disturbi dell’udito?

Possiamo distinguere sommariamente due forme di deficit uditivo: quelle legate alla componente meccanica dell’orecchio (condotto uditivo, timpano, catena ossiculare, cassa timpanica) definite IPOACUSIE TRASMISSIVE e quelle che interessano la componente di conduzione del suono lungo le vie nervose o la sua percezione a livello cerebrale chiamate PERCETTIVE o NEUROSENSORIALI. Tra le prime emblematica è quella dovuta al tappo di cerume, facilmente risolvibile con la detersione, tra le seconde il progressivo invecchiamento delle capacità uditive (presbiacusia), risolvibile talvolta con l’utilizzo di protesi acustiche. 

Come si danneggia l’udito?

Diversi sono i fattori che possono determinare i differenti tipi di ipoacusia citati: le forme trasmissive possono essere dovute a traumi meccanici da corpi estranei (es. cotton fioc), a traumi sonori importanti o disbarismi che mettano in sofferenza o lacerino la membrana timpanica, a infezioni acute o croniche  con eventuale perforazione timpanica, a fenomeni catarrali ricorrenti, a blocco della motilità degli ossicini (es. otosclerosi) e altro; le cause delle forme neurosensoriali vanno da quelle genetiche alle patologie su base micro-circolatoria, virale, autoimmune, raramente neoplastica  

Esistono differenti livelli di ipoacusia e come sono classificabili?

L’ipoacusia, la cui entità si rileva tramite esame Audiometrico, può essere: 

  • Lieve (calo di 20/40 deciBel)
  • Moderata (40/70 deciBel)
  • Grave (70/90 deciBel)
  • Profonda (oltre i 90 deciBel)

Come si previene il disturbo dell’udito? 

La prevenzione è correlata al tipo di danno. Sicuramente il trauma acustico acuto o cronico da rumore è causa di danno e quindi é da evitare l’esposizione a forti rumori o utilizzare dispositivi, per esempio sul lavoro, dispositivi di protezione. Altrettanto bisogna evitare i danni “autoindotti” dall’utilizzo dei più svariati oggetti per effettuare le attività di pulizia: ricordiamo che l’orecchio ha un sistema di drenaggio che provvede all’autodetersione.

È importante tenere sempre bene pulito il naso poiché questo consente una buona ventilazione della cassa timpanica e quindi una sua buona funzionalità, in particolare nei bambini.

A chi rivolgersi?

L’Otorinolaringoiatra e l’Audiologo sono i medici che si occupano di udito, l’Audiometrista esegue gli esami indicat dai medici

Importante è rivolgersi nel più breve tempo possibile a uno specialista nel caso in cui si abbia un’improvvisa perdita di udito, generalmente monolaterale e talvolta accompagnata da acufeni (fischi, ronzii,..) e/o vertigini: in questi casi le possibilità di recupero sono spesso legate all’immediatezza della diagnosi e dell’inizio delle terapie appropriate. 

Asl3 presso l'Ospedale Micone, in collaborazione con altri servizi (camera Iperbarica), ha messo a punto un protocollo specifico per il trattamento dell’ipoacusia improvvisa. 

Pubblicato: 03 Marzo 2025