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Sorveglianza Bambini 0-2 anni

La Sorveglianza Bambini 0-2 anni rientra tra i sistemi di sorveglianza di rilevanza nazionale e regionale (DPCM 3 marzo 2017), promossa dal Ministero della Salute e coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con le Regioni e Province Autonome (P.A.). Alla 2 a edizione della Sorveglianza, condotta tra giugno e ottobre 2022, hanno partecipato tutte le Regioni ad eccezione della P.A. di Bolzano e del Molise. La Sorveglianza rileva informazioni relative ad alcuni importanti determinanti di salute del bambino in epoca periconcezionale e nei primi due anni di vita su un campione rappresentativo di mamme di bambini di 0-2 anni reclutate - mediante l’autocompilazione di un questionario anonimo.

Descrizione del campione

In Liguria sono state intervistate 1852 mamme, con un tasso di partecipazione pari al 90,7%.                          Le mamme sono state reclutate presso tutti i centri vaccinali in cui vengono somministrate le dosi di interesse. La raccolta dei dati è avvenuta con modalità mista cartacea/on line.

Assunzione di acido folico

L’assunzione quotidiana di 0,4 mg di acido folico, da almeno un mese prima del concepimento fino a 3 mesi dopo, protegge il/la bambino/a da gravi malformazioni congenite.

  • Più di 8 mamme su 10 hanno programmato o non escluso la possibilità di una gravidanza, condizione che facilita l’assunzione appropriata di acido folico.
  • Oltre il 90% delle mamme ha assunto l’acido folico in occasione della gravidanza ma solo il 32,9% in maniera appropriata (prima e dopo il concepimento) per la prevenzione delle malformazioni congenite.
  • Dall’analisi multivariata emerge che l’assunzione appropriata di acido folico risulta significativamente meno frequente tra le mamme più giovani (≤29 anni), le straniere, le multipare, le meno istruite (≤ licenza media inferiore) e quelle che hanno riferito difficoltà economiche

Consumo di tabacco

Fumare in gravidanza aumenta il rischio di basso peso alla nascita, prematurità, mortalità perinatale, morte improvvisa in culla, patologie broncopolmonari, deficit mentali e comportamentali. I/le bambini/e esposti/e a fumo passivo hanno un rischio maggiore di malattie delle basse vie respiratorie e di episodi di asma

  • Il 6,6% delle mamme ha dichiarato di aver fumato durante la gravidanza, una quota simile di fumatrici (7,0%) è stata rilevata tra le mamme che allattano. La quota di mamme che ha dichiarato di fumare al momento dell’intervista supera il 10% senza differenze sostanziali al variare dell’età dei/delle bambini/e
  • Oltre un terzo dei/delle bambini/e risulta potenzialmente esposto al fumo passivo.
  • Dall’analisi multivariata emerge che il consumo di tabacco in gravidanza è significativamente più diffuso al diminuire del livello d’istruzione delle mamme, tra le italiane e quelle con difficoltà economiche.

Consumo di bevande alcoliche

L’assunzione di alcol in gravidanza aumenta il rischio di spettro dei disordini feto-alcolici, aborto spontaneo, parto pretermine, basso peso alla nascita, malformazioni congenite, sindrome della morte improvvisa in culla, difficoltà cognitive e relazionali.

  • Le mamme che hanno dichiarato di aver assunto alcol in gravidanza sono il 21,7%, di queste il 17,1% con una frequenza di 1-2 volte/mese e il 4,5% con una frequenza maggiore pari ad almeno 3-4 volte/mese.
  • Episodi di binge drinking* in gravidanza sono stati riportati dal 3,6% delle mamme.
  • Tra le mamme che allattano, la proporzione che ha riferito di aver assunto alcol nell’ultimo mese precedente l’intervista aumenta all’aumentare dell’età dei/delle bambini/e, sia in corrispondenza delle frequenze di consumo più basse che di quelle più elevate.
  • Dall’analisi multivariata emerge che il consumo di alcol in gravidanza (almeno 1-2 volte/mese) risulta significativamente più diffuso tra le mamme con cittadinanza italiana.

Allattamento

Gli effetti benefici dell’allattamento, sia per la mamma che per il/la bambino/a, sono ampiamente documentati. L’OMS e l’UNICEF raccomandano di allattare in modo esclusivo fino ai 6 mesi di età e, se desiderato da mamma e bambino/a, di proseguire fino ai 2 anni e oltre, introducendo gradualmente cibi complementari.

  • L'alimentazione esclusiva con latte materno riguarda poco oltre la metà dei/delle bambini/e nella fascia d'età 2-3 mesi e poco più di 3 bambini/e su 10 nella fascia 4-5 mesi.
  • Il 43,9% dei/delle bambini/e continua a ricevere latte materno a 12-15 mesi.
  • Dall’analisi multivariata emerge che l’allattamento esclusivo è significativamente meno frequente tra le mamme non laureate e quelle che non hanno mai partecipato a un IAN

Posizione in culla

La sindrome della morte improvvisa in culla è una delle principali cause di morte post-neonatale. Mettere a dormire il/la bambino/a in posizione supina è uno degli interventi semplici ed efficaci in grado di ridurne il rischio.

  • Circa 7 bambini/e su 10 nelle fasce d’età 2-3 mesi e 4-5 mesi vengono posizionati/e correttamente a pancia in su in culla.
  • Considerando il totale dei/delle bambini/e di 2-5 mesi, il 71,3% viene posizionato correttamente in culla.
  • Dall’analisi multivariata emerge che il posizionamento corretto del/la bambino/a in culla è significativamente meno frequente al diminuire del livello d’istruzione delle mamme, tra quelle con cittadinanza straniera e quelle che non hanno mai partecipato a un IAN.

Sicurezza in casa

Una riorganizzazione dell’ambiente domestico che tiene conto delle tappe di sviluppo del/la bambino/a aiuta a prevenire il rischio di incidenti domestici.

  • Più di una mamma su 10 ha dichiarato di aver portato il/la bambino/a al pediatra e/o al pronto soccorso per un incidente domestico (cadute, ferite, ustioni, ingestione di sostanze nocive, ecc.).
  • Dall’analisi multivariata emerge che il ricorso al pediatra e/o al pronto soccorso per un incidente domestico del/la bambino/a è significativamente più frequente tra le mamme italiane, le laureate e quelle che hanno riferito difficoltà economiche.

Sicurezza in auto

Il trasporto in auto del/la bambino/a in sicurezza aiuta a ridurre sensibilmente il rischio di traumi e morte dovuti a incidente stradale.

  • Oltre 2 mamme su 10 con bambini/e di 2-5 mesi e oltre 3 con bambini/e di 11-15 mesi hanno riferito difficoltà nel far stare il/la bambino/a seduto/a e allacciato/a al seggiolino.
  • Complessivamente, hanno riferito difficoltà nell’uso del seggiolino il 29,7% del totale delle mamme.
  • Dall’analisi multivariata emerge che le difficoltà riferite nell’usare il seggiolino in auto sono significativamente più frequenti tra le mamme con la laurea.

Lettura in famiglia

Leggere regolarmente al/la bambino/a ha effetti benefici sul suo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale. La lettura condivisa in età precoce contribuisce a contrastare la povertà educativa e prevenire lo svantaggio socio-culturale.

  • Nella settimana precedente l’intervista, a oltre 6 bambini/e su 10 nella fascia d’età 2-5 mesi e a oltre 2 in quella 11-15 mesi non erano stati letti libri.
  • Complessivamente non è stato letto alcun libro al 43,5% del totale dei/delle bambini/e.
  • Dall’analisi multivariata emerge che la mancata lettura al/la bambino/a risulta significativamente più frequente tra le mamme non laureate e quelle che hanno riferito di non aver letto libri nell’ultimo anno.

Esposizione a schermi

L’uso eccessivo e/o scorretto delle tecnologie audiovisive e digitali da parte del/la bambino/a è associato a maggiori rischi per la sua salute psicofisica. I pediatri raccomandano di utilizzarli sempre in presenza di un adulto e di evitarne l’uso sotto i 2 anni di età.

  • Quasi 2 bambini/e su 10 nella fascia d’età 2-5 mesi e poco meno di 6 in quella 11-15 mesi passano del tempo davanti a TV, computer, tablet o telefoni cellulari contrariamente a quanto raccomandato dai pediatri.
  • Complessivamente risultano esposti/e a schermi il 38,7% del totale dei/delle bambini/e.

Vaccinazioni

Le vaccinazioni proteggono il/la bambino/a da alcune malattie infettive che possono avere conseguenze pericolose per la sua salute. La Sorveglianza rileva le intenzioni delle mamme riguardo ai futuri appuntamenti vaccinali del/la loro bambino/a.

  • Oltre 7 mamme su 10 hanno dichiarato di voler effettuare tutte le vaccinazioni previste per il loro bambino/a, quasi 2 su 10 solo quelle obbligatorie e meno di 1 su 10 ha riferito di essere indecisa.
  • Dall’analisi multivariata emerge che l’intenzione di effettuare tutte le vaccinazioni previste è significativamente meno frequente tra le mamme non laureate e quelle con difficoltà economiche.

Report regionale Liguria 2022

Ultima modifica venerdì, 29 dicembre 2023 16:48