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Mercoledì, 27 Settembre 2023 14:25

30 settembre Giornata nazionale del respiro

Intervista su prevenzione e cura dei polmoni

Il 30 settembre 2023 si celebra la Giornata Nazionale del Respiro, per l’occasione la Dott.ssa Maria Serra, Responsabile della S.S. Pneumologia Territoriale Asl3 e segretario dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri sezione Liguria, risponde alle domande più frequenti su prevenzione e cura dei polmoni. La S.S. Pneumologia Territoriale Asl3 fa parte della S.C. Pneumologia Asl3, diretta dal Dott. Claudio Francesco Simonassi.

Nella foto da sinistra Marcella Giorgetti, Infermiera della S.S. Pneumologia Territoriale Asl3; Fiorella Daneri, Dirigente Medico S.S. Pneumologia Territoriale Asl3; Maria Serra, Responsabile S.S. Pneumologia Territoriale Asl3; Isabella Stara, Dirigente Medico S.S. Pneumologia Territoriale Asl3; Debora Cafiero,InfermieraS.S. Pneumologia Territoriale Asl3; Monica Arena, Operatrice socio sanitaria S.S. Pneumologia Territoriale Asl3

Dott.ssa Serra quali sono le malattie più frequenti dell’apparato respiratorio e quali sono i principali fattori di rischio?

Tra le malattie respiratorie più frequenti troviamo la Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), l’asma, i tumori del polmone e le malattie infettive. Vediamo nel particolare le diverse patologie.  La BPCO è una malattia delle vie aeree, cronica, progressiva, irreversibile. La malattia è caratterizzata dall’infiammazione dei bronchi (bronchite cronica) e dalla distruzione della struttura polmonare (enfisema) questo a causa dell’inalazione di sostanze nocive, al fumo di sigaretta (primo posto), ma anche gli inquinanti ambientali, veicolari e atmosferici. I pazienti affetti da BPCO presentano difficoltà respiratoria, tosse cronica progressiva nel tempo fino a giungere nei casi più severi all’insufficienza respiratoria con necessità di ossigenoterapia. La malattia presenta inoltre spesso episodi di cosiddetta riacutizzazione, cioè peggioramento delle condizioni respiratorie fino alla necessità di ricovero ospedaliero. E’ una patologia fortemente invalidante che porta il paziente a limitazione dell’attività fisica quotidiana e della vita sociale. L’Asma è una malattia sempre infiammatoria dei bronchi che può colpire, a differenza della BPCO, qualunque fascia di età poiché’ riconosce come causa principale l’allergia a particolari sostanze presenti nell’aria, i cosiddetti allergeni (polvere, cioè gli acari, piante, muffe). Da non trascurare il concomitante vizio tabagico e l’inquinamento ambientale. L’asma si associa con elevata frequenza, a rinite e congiuntivite. Parliamo ora del tumore al polmone dove vi è una ormai nota e stretta correlazione con il fumo. Più frequente nel sesso maschile, negli ultimi trent’anni la patologia ha registrato un costante incremento di casi anche nel sesso femminile. La diagnosi precoce rappresenta l’obiettivo più importante perché’ consente un trattamento risolutivo della patologia. Per quanto riguarda le Malattie infettive respiratorie possiamo dire che rappresentano un rilevante problema di salute pubblica come ce lo ha sottolineato in modo drammatico la recente emergenza COVID.  In linea generale i fattori che influenzano questa epidemiologia sono diversi: l’aumento della vita media, la maggiore suscettibilità degli anziani alle malattie respiratorie, la crescita della popolazione fragile portatrice di altre malattie (es.cardio-vascolari, diabete, malattie tumorali, malattie infiammatorie e autoimmuni). Ma giocano un ruolo determinante anche: l’impatto dell’inquinamento atmosferico (sempre secondo l’OMS ogni anno causa nel mondo 4,2 milioni di morti premature), i cambiamenti climatici e la crescita sempre maggiore delle resistenze agli antibiotici, in gran parte dovuta al loro abuso e mal utilizzo. I polmoni sono un filtro e un grande crocevia di tutti gli organi e apparati del nostro corpo, filtrano i 29.000 litri di aria che respiriamo ogni giorno e tutto il torrente circolatorio, sono l’unico organo direttamente a contatto con l’esterno attraverso le vie aeree, hanno una forte connotazione immunologica (il che li rende maggiore bersaglio di malattie infiammatorie varie), spesso sono colpiti da malattie che nascono in altri organi e possono essere anche bersaglio di tossicità da farmaci. Attraverso le vie aeree vengono introdotti virus e batteri con sviluppo di bronchiti e polmoniti, in una buona percentuale dei casi severe con sviluppo di insufficienza respiratoria ad alto rischio di mortalità.

Quali sono le misure preventive da adottare?

Le strategie di prevenzione sono: astensione totale dal fumo di sigaretta/ pipa. Anche le sigarette elettroniche, secondo molti studi internazionali, provocano -  seppur in quota ridotta - rispetto alle sigarette tradizionali, quadri infiammatori polmonari che possono sfociare in polmonite.  Importanti sono anche i comportamenti quotidiani finalizzati a ridurre l’inquinamento atmosferico come preferire se possibile i mezzi pubblici, limitare le attività  all’aperto in luoghi  troppo inquinati, non sostare con il motore acceso,  garantire una buona ventilazione dei  locali di casa , controllare il buon funzionamento di  stufe a legna e caminetti, pulire regolarmente i filtri dei condizionatori , eliminare le macchie di  muffa, pulire regolarmente gli ambienti , in particolare  in presenza di  animali  domestici Altrettanto importante però, per un mantenimento della salute respiratoria, è una regolare attività fisica: per esempio camminare per almeno 30 minuti tutti i giorni, una alimentazione sana e misurata poiché’ l’eccesso di peso è un rischio aggiuntivo noto per lo sviluppo di malattie respiratorie (tra cui la malattia delle apnee nel sonno). E’ fondamentale inoltre praticare le vaccinazioni consigliate dal Ministero della Salute, poiché’ rappresentano la prima prevenzione dallo sviluppo di  gravi forme infettive respiratorie (come influenza, Infezione COVID, Polmoniti  da Pneumococco),  in particolare nelle fasce di popolazione over 65 e nei soggetti  affetti  da altre patologie come  BPCO, Asma, malattie cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, malattie autoimmuni , neoplasie. 

Dott.ssa Serra ci sono dei campanelli di allarme o sintomi a cui si deve fare attenzione?

La BPCO si manifesta solitamente con la comparsa di tosse, di solito produttiva di muco, soprattutto al risveglio, di respiro sibilante e di dispnea, cioè di difficoltà respiratoria durante l’attività fisica.  Questi sintomi tendono tipicamente a peggiorare nel tempo con l’avanzare della malattia ed è quindi importante segnalarli precocemente al proprio Medico Curante.  Nell’asma i sintomi sono simili ma tendono spesso ad avere un carattere intermittente oppure ad esordio acuto, la tosse è generalmente stizzosa, il respiro sibilante molto frequente. La sintomatologia può essere scatenata dall’esposizione a sostanze presenti nell’ambiente (allergeni, sostanze volatili). Anche in questo caso è necessario rivolgersi   precocemente al proprio Medico di Curante. Nel caso delle malattie tumorali il quadro sintomatologico appare più sfumato e caratterizzato da sintomi variabili, qualunque sintomo respiratorio persistente va segnalato (tosse, febbre, dispnea, calo di peso, emissione di sangue con l’espettorato), soprattutto se si è fumatori.   
Quando è necessario rivolgersi allo Specialista?
Come sottolineato in precedenza è molto importante rivolgersi precocemente al proprio Medico Curante, il quale valuterà le modalità di intervento sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico, indirizzando allo specialista pneumologo quando lo ritenesse necessario. Nel caso della BPCO e dell’asma la diagnosi precoce (mediante l’esecuzione della spirometria, che misura la capacità respiratoria dei polmoni) può determinare un miglioramento del quadro clinico e prevenirne il peggioramento, ovviamente se accompagnato dall’astensione totale dal fumo.

Per informazioni sulle sedi della S.S. Pneumologia territoriale Asl3

Ultima modifica venerdì, 29 settembre 2023 11:48