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Disponibili on line i consigli del Dott. Fabio Silvano, Coordinatore Micologi Asl3, in collaborazione con il dott. Fabio Romairone

 Di seguito disponibile l'intervista al Dott. Fabio Silvano, Coordinatore Micologi Asl3, in collaborazione con il dott. Fabio Romairone.

Dott. Silvano, quali attenzioni devono essere dedicate nella raccolta occasionale di fughi da parte di privati cittadini?

Innanzitutto si raccomanda al raccoglitore il massimo rispetto della normativa vigente  al fine della salvaguardia del sottobosco. In particolare:

  • Devono essere raccolti soltanto esemplari interi e completi di tutte le parti necessarie alla determinazione della specie. Raccogliere soltanto esemplari giovani ed assolutamente sani;
  • Per consentire la diffusione delle spore, i funghi raccolti devono essere riposti e trasportati in contenitori rigidi ed aerati, realizzati in fibre naturali intrecciate;
  • Non si devono utilizzare sacchetti o contenitori in plastica;
  • Non devono essere utilizzati rastrelli, uncini o altri attrezzi che possano danneggiare lo strato umifero del suolo, il micelio e l’apparato radicale delle essenze arboree;
  • I funghi di qualsiasi specie, anche se velenosi o non commestibili, non devono in alcun modo essere volontariamente distrutti o danneggiati;
  • Non è consentita la raccolta della specie Amanita caesarea allo stato di ovolo chiuso;
    L’amanita caesarea (ovolo buono) e l’Amanita Phalloides (mortale) hanno uno sviluppo di crescita simile, che parte dallo stato di ovolo, per arrivare alla completa maturazione in forma di fungo aperto.
    Si raccomanda di non raccogliere MAI esemplari allo stato di ovolo o non dischiusi, sia perché le spore non possono disperdersi nell'ambiente, ma soprattutto perché è più facile la confusione con la menzionata specie velenoso-mortale;
  • Valutare con attenzione l’habitat di raccolta e il luogo di provenienza. Possono infatti risultare contaminati da agenti esterni quali: fitosanitari, metalli pesanti (piombo, mercurio, cadmio), metalli non pesanti (cromo, arsenico, rame), radionuclidi. Si sconsiglia la raccolta in prossimità di discariche, strade ad intenso traffico veicolare, industrie inquinanti, ecc.
  • Si raccomanda di fare particolare attenzione alla presenza di zecche.

Dove si possono far controllare in Asl3 i funghi raccolti?

In Asl3 è possibile rivolgersi ai micologi della S.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione del Dipartimento di Prevenzione.

  • Fino al 30 settembre a Genova Sturla, via Bainsizza 42 (piano 3). Servizio attivo ogni lunedì dalle 11 alle 13
  • Dal 1° ottobre il servizio si trasferisce nella sede di via Frugoni, 27 e il controllo è disponibile il lunedì e il giovedì dalle 11 alle 12.30
  • Per info 3280474988 dal lunedì al venerdì

Si raccomanda di portare a controllo le specie fungine in esemplari interi e in buone condizioni organolettiche.

È obbligo portare a controllo l’intero quantitativo e non solo un elemento rappresentativo del raccolto. I funghi devono essere portati al controllo in contenitori aerati (cestini, cassette o scatole) evitando i sacchetti di plastica; gli esemplari da sottoporre al controllo, inoltre, dovranno essere integri e completi in ogni loro parte, poiché tutti i particolari di gambo e cappello sono utili per una corretta determinazione della specie. 

Si ricorda che i funghi non adatti all’alimentazione umana verranno scartati ed eliminati durante la fase del controllo, e quindi non verranno più restituiti all’interessato.

Nel caso ci si trovi a consumare un piatto a base di funghi, si può stare tranquilli?

I funghi rappresentano un alimento prelibato, ma occorre tenere sempre presente la loro insidiosità per evitare che un’identificazione frettolosa, superficiale o eseguita da persona non esperta in materia, trasformi una prelibatezza gastronomica in una causa di intossicazione o di avvelenamento dagli esiti anche letali.

Si consiglia di far controllare anche i funghi regalati da amici e parenti, se questi non hanno conoscenze scientifiche in materia di micologia.

Il titolare di attività di ristorazione ha l’obbligo di somministrare funghi epigei spontanei regolarmente certificati da Micologo Esperto nonché essere in possesso di Attestato di Riconoscimento delle specie fungine. Quanto sopra offre sufficiente sicurezza per un consumo in tranquillità. L’avventore può chiedere al titolare garanzie in merito al rispetto della normativa vigente.

Quali funghi possono essere consumati con facilità?

I funghi sono considerati un alimento a basso contenuto calorico ma di notevole impegno digestivo e anche quelle specie considerate da sempre ottimi commestibili contengono sostanze che possono risultare indigeste e non tollerate da tutti. Ne deriva quindi che tutti i funghi devono essere consumati sempre con moderazione.

Come si puliscono?

Con l’aiuto di un coltellino affilato dalla lama liscia si comincia ad eliminare la parte terrosa sul gambo, raschiandolo con delicatezza fino ad eliminare qualsiasi traccia di terra.
Successivamente si può sciacquare con un panno umido, avendo cura di privarli delle parti che presentano marciume e muffe e quindi non edibili.

Come si conservano?

La conservazione dei funghi prevede sempre un'accurata pulizia. Per il consumo a breve termine si può procedere alla conservazione a temperatura di frigorifero. I funghi possono essere anche congelati, privilegiando gli esemplari più belli e sani, per poi essere consumati nel termine di qualche mese. I funghi possono essere, altresì, conservati sott’olio, prediligendo anche in questo caso gli esemplari più giovani e sani, privi di parassitiLa conservazione sott’olio deve rispettare rigorosamente le procedure necessarie a scongiurare il pericolo Botulino.

Il consumo di funghi è adatto a tutti o in alcuni casi ci sono controindicazioni?

Si sconsiglia il consumo di funghi ai bambini sotto i 12 anni, agli anziani, alle donne in gravidanza, nonché a qualsiasi adulto soggetto a patologie particolari a carico epato-renali o comunque debilitanti. In ogni caso il consumo deve essere, comunque, limitato anche nei soggetti sani e sempre previo accurata cottura.

Quando si acquistano i funghi, cosa è necessario controllare?

I funghi alla vendita devono essere posti in cassetta, o piano mono-strato, e corredati di cartellino di avvenuto controllo da parte di Micologo Esperto. È diritto esigere dal commerciante l’esibizione del predetto tagliando a garanzia di un consumo in tranquillità.

Ci sono dei falsi miti sui funghi?

Per quanto riguarda la loro commestibilità ancora oggi, purtroppo, i funghi sono oggetto di assurde credenze popolari molto pericolose. È falso asserire che siano sicuramente commestibili quelli rosicchiati dalle lumache o da altri animali del bosco. Non è vero che i funghi che presentano un viraggio di colore al taglio siano sicuramente velenosi. Non esiste un modo empirico per distinguere i funghi commestibili da quelli non commestibili o velenosi e solo lo studio attento dei caratteri morfocromatici ed un’accurata analisi dell’habitat di crescita, possono permetterci di determinare con esattezza se il fungo raccolto possa essere consumato senza mettere a repentaglio la nostra salute.

Controllo funghi epigei

Chi può richiederlo?

Ogni privato cittadino può rivolgersi gratuitamente all’ispettorato micologico.

Quando?

Quando privati cittadini necessitano e/o richiedono un parere sulla commestibilità dei funghi raccolti (astenersi dalla raccolta di esemplari di cui non sia presumibile la commestibilità ex L.R. 17/2014 - art. 4 "In tutto il territorio della Regione la raccolta dei funghi è consentita soltanto per le specie commestibili")

Come e dove?

Fino al 30 settembre a Genova Sturla, via Bainsizza 42 (piano 3). Servizio attivo ogni lunedì dalle 11 alle 13

Dal 1° ottobre il servizio si trasferisce nella sede di via Frugoni, 27 e il controllo è disponibile il lunedì e il giovedì dalle 11 alle 12.30

Per info 3280474988 dal lunedì al venerdì.

Perché?

Per dare al privato cittadino una sicurezza per il consumo in proprio di funghi.

Modalità del controllo dei funghi

I funghi devono essere portati al controllo in contenitori aerati (cestini, cassette o scatole) evitando i sacchetti di plastica, inoltre gli esemplari da sottoporre al controllo dovranno essere integri e completi in ogni loro parte; tutti i particolari di gambo e cappello sono utili per una corretta determinazione della specie.

I funghi non adatti all'alimentazione umana verranno scartati ed eliminati durante la fase del controllo, e quindi non verranno più restituiti all’interessato.

 

Pubblicato: 24 Settembre 2024

Documenti
  • Fungo Galletto e speci simili - "Galletto sei su un tronco o tra gli ulivi ti lascio stare"