Con riferimento a quanto pubblicato in data odierna dal Secolo XIX in merito all’esperienza di una utente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Villa Scassi, nel confermare il corretto percorso clinico della paziente si vuole sottolineare l’impegno, la professionalità e la dedizione di tutti gli operatori che prestano la loro attività presso questa realtà. Purtroppo sempre più spesso vengono evidenziate narrazioni nell’area dell’emergenza che non tengono in debito conto dello stato d’animo del paziente e dell’impossibilità da parte dell’Azienda di poter rispondere puntualmente e pubblicamente alle accuse per motivazioni legate alla sfera della riservatezza e al rispetto del paziente stesso.

Non viene mai evidenziato lo sforzo di tutto il servizio sanitario pubblico a tutti i livelli operativi per assicurare comunque l’assistenza in maniera pronta e professionale anche in relazione alla situazione di grave carenza di risorse non certo imputabile a questi operatori e a queste amministrazioni.

La critica costruttiva è dovuta e fondamentale ma sparare a zero contro  professionalità e sforzi è solo un danno sempre più irreversibile verso chi nonostante il contesto ogni giorno si mette a disposizione della Comunità.

Va ricordato in linea generale che la priorità di visita viene attribuita in base a protocolli nazionali che prevedono la presa in carico in base alla gravità. In particolare al momento dell’arrivo della paziente erano presenti in pronto Soccorso 63 persone di cui 5 rossi, 26 arancioni, 16 azzurri, 12 verdi e 4 bianchi. Successivamente sono arrivate altre 33 persone di cui 3 codici rossi e 9 arancioni. In considerazione di ciò si conferma che i bisogni assistenziali della paziente sono stati presi in carico in relazione alle sue condizioni cliniche (codice azzurro).