La Rabbia è una malattia molto grave, trasmessa dall'animale all'uomo attraverso il morso dell'animale infetto (cani, volpi, roditori, pipistrelli, procioni, coyote ecc.).
E' diffusa prevalentemente nelle Nazioni in cui è difficile o non disponibile un'adeguata profilassi sia sull'uomo che sugli animali.
L'infezione da virus della rabbia provoca una malattia febbrile acuta con manifestazioni a carico del sistema nervoso centrale rapidamente progressive, con stato d'ansia, cefalea, eccitabilità, malessere, spasmo dei muscoli della deglutizione nel tentativo di inghiottire che porta alla paura dell'acqua (idrofobia), delirio e convulsioni che hanno come esito frequentemente la morte. La storia della vaccinazione antirabbica è legata indissolubilmente all'opera di Pasteur che già nel 1885 scoprì il primo efficace vaccino antirabbico.
Attualmente è in uso un vaccino inattivato, la vaccinazione può essere effettuata:
- pre-esposizione, nei soggetti a rischio (veterinari, allevatori, speleologi, laboratoristi ecc.)
- post-esposizione, nei soggetti che sono stati morsicati o graffiati da animali potenzialmente infetti.
Il vaccino è somministrato gratuitamente nelle condizioni di rischio.
In assenza di condizione di rischio la vaccinazione è soggetta al pagamento del costo sostenuto dall'Azienda per l'acquisto del vaccino (vedi costi e modalità di pagamento).