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Lunedì, 07 Febbraio 2022 10:05

Pillole di prevenzione - La salute degli occhi

Il dottor Fabio Giacomelli, direttore S.C. Oculistica, risponde in un’intervista ad alcune domande sulla salute degli occhi

Fabio Giacomelli

Quali sono le principali patologie che possono mettere a rischio la salute dell’occhio?

Le principali malattie che determinano la cecità a livello mondiale nei soggetti sopra ai 50 anni, secondo il Global Burden of Disease Study (Istituto di ricerca medica di Seattle), sono la cataratta, il glaucoma, le alterazioni della refrazione non corrette, la degenerazione maculare senile e la retinopatia diabetica. Nonostante la cataratta sia sicuramente la malattia più diffusa non è la principale causa di cecità nel mondo occidentale essendo risolvibile con intervento chirurgico. Ad essere invece responsabili della mancanza di vista in via definitiva sono la retinopatia diabetica e il glaucoma.

Quali sono i sintomi di tali patologie?

I sintomi sono ovviamente variabili a seconda della malattia e in considerazione della gravità della stessa. Il principale sintomo è rappresentato dal calo della capacità visiva che appare diffuso nella cataratta, nel difetto refrattivo non corretto e in alcuni tipi di retinopatia diabetica; localizzato centralmente (punto di fissazione) nella degenerazione maculare senile e nella retinopatia diabetica con associato edema maculare; inizialmente periferico nel glaucoma, per la compromissione del campo visivo, quindi diffuso nelle fasi più avanzate di tale malattia. La distorsione delle immagini e lo scotoma centrale, cioè un difetto localizzato del campo visivo sono elementi tipici della patologia maculare associata sia alla degenerazione maculare senile, sia alla retinopatia diabetica, comportando pertanto una difficoltà per il paziente nella visione da vicino. La cataratta, causa principale della perdita della vista, è responsabile di un calo della vista verso lontano e/o vicino. Questa può mutare a seconda della localizzazione dell’opacità centrale o periferica nel cristallino e del suo grado di avanzamento. Altri disturbi visivi sono la percezione di aloni intorno alle luci, senso di velo davanti agli occhi, offuscamento e alterazioni della percezione dei colori.

Quanto lo stile di vita incide sulla prevenzione?

La retinopatia diabetica rappresenta l’esempio più evidente di come lo stile di vita possa impattare sulla prevenzione di queste malattie. Un buon controllo glicemico può non solo impedire la progressione della retinopatia diabetica, ma anche ritardare e a volte impedire la comparsa stessa della malattia. Un’alterazione del metabolismo glicemico può essere a sua volta determinante nella comparsa della cataratta, che nei soggetti con scarso compenso può comparire più precocemente e progredire più velocemente. Per quanto invece riguarda il ruolo dello stile di vita nel glaucoma e nella degenerazione maculare senile resta ancora molto da chiarire. Indubbiamente un’alterazione del metabolismo lipidico e il fumo possono essere sicuramente fattori predisponenti nella patogenesi della degenerazione maculare. L’alterazione del metabolismo lipidico e glicemico, l’ipertensione arteriosa e il fumo rappresentano importanti fattori di rischio nell’origine delle vasculopatie retiniche.

Quali sono le terapie disponibili?

Per quanto concerne la cataratta, l’unica terapia è rappresentata dall’intervento chirurgico. Nella nostra struttura si eseguono circa 95 interventi di cataratta alla settimana. Questo ci ha permesso di raggiungere i 4.000 interventi annui, con conseguente posizionamento nei primissimi posti a livello nazionale per numero di interventi. Per il glaucoma, invece, le soluzioni terapeutiche sono rappresentate dalla terapia farmacologica topica e sistemica, dal trattamento laser e dalla terapia chirurgica. La terapia è diversa a seconda del tipo di glaucoma che dobbiamo affrontare. Per la degenerazione maculare senile di tipo essudativo, le vasculopatie retiniche e la retinopatia diabetica le soluzioni terapeutiche sono la terapia intravitreale e il trattamento laser. La terapia intravitreale consiste nella somministrazione di sostanze terapeutiche direttamente all’interno del bulbo oculare. Si tratta pertanto di una via di somministrazione “privilegiata” che negli ultimi anni ha rivoluzionato e consistentemente migliorato la prognosi e la qualità di vita dei pazienti affetti da tali malattie. Nei casi più gravi di retinopatia diabetica, oltre al trattamento laser, l’ultima terapia possibile è rappresentata dalla chirurgia, ossia la vitrectomia. Nella nostra struttura sono presenti ambulatori dedicati per ciascuna malattia, come il centro per le malattie della macula, l’ambulatorio per il glaucoma e l’ambulatorio per la retinopatia diabetica. In questi ambulatori il paziente viene visitato e sottoposto, nella stessa giornata, agli esami strumentali necessari per arrivare alla diagnosi e alla terapia. Nostro prossimo obbiettivo sarà quello di poter procedere nella stessa giornata, quando necessaria, anche all’esecuzione della terapia intravitreale.

A chi rivolgersi?

È possibile rivolgersi a tutti gli oculisti operativi sul territorio, in costante dialogo con la S.C. Oculistica per qualunque necessità, ad esempio diagnosi, esami strumentali e terapia e per un accesso agli ambulatori dedicati. Per quanto concerne la retinopatia diabetica, inoltre, è attivo da diversi anni un servizio di telemedicina con gli ambulatori diabetologici del Palazzo della Salute Martinez e della Fiumara rivolto a tutti quei pazienti che per diversi motivi non sono mai riusciti ad effettuare un esame del fundus oculi. Al paziente viene eseguita una retinografia che viene inviata al nostro ambulatorio per la retinopatia diabetica. L’immagine viene refertata e, se necessario, il paziente viene prenotato direttamente per l’esecuzione degli esami strumentali e della eventuale conseguente terapia.

Per maggiori info sulle sedi della S.C. Oculistica: pagina dedicata

Ultima modifica martedì, 08 febbraio 2022 15:25