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Giovedì, 29 Novembre 2012 00:00

"L'Azzardo? Non è un gioco. Conoscere, capire, scegliere... fare"

Genova, 29 novembre 2012

In questi ultimi anni abbiamo assistito all’emergenza del gioco d’azzardo, una forma di “inquinamento” e “avvelenamento” ambientale che troppe volte ha  trasformato i nostri quartieri in bische, piccoli casinò, vere fabbriche di povertà economica e morale.

L’offerta di gioco d’azzardo, supportata da poderose campagne pubblicitarie, è sostenuta con impiego di mezzi notevoli da gruppi finanziari italiani e stranieri con ramificazioni  sempre più frequenti anche nella malavita.

In Italia si spendono circa 1400 euro pro capite, (neonati compresi) per tentare la fortuna, pensando che si possa cambiare la vita tra videopoker, slot-machine, gratta e vinci, sale bingo. Si stimano 800 mila persone dipendenti da gioco d'azzardo e quasi due milioni di giocatori a rischio. Un fatturato legale stimato in 80 miliardi di euro, a cui si devono aggiungere, mantenendosi prudenti, i dieci miliardi di quello illegale. E' “la terza impresa” italiana, l'unica con un bilancio sempre in attivo e che non risente della crisi che colpisce il nostro paese.

80 miliardi (40 sono le slot) è una cifra due volte superiore a quanto le famiglie spendono per la salute e, addirittura, otto volte di più di quanto viene riversato sull’istruzione.

Anche a Genova l’esplosione delle sale da gioco è arrivata a livelli preoccupanti. Tale dilagare ha suscitato una forte reazione tra vari soggetti che per i propri profili sono  attenti e vicini al problema, formando un gruppo (Fondazione Antiusura S.Maria del Soccorso Onlus, Fondazione Auxilium, Caritas Diocesana, Avvocati in rete per il Sociale, Fondazione Centro di Solidarietà Bianca Costa Bozzo Onlus, Associazione Giocatori Anonimi) che ha sviluppato varie iniziative sul territorio.

La pubblicazione che viene presentata oggi è nata da questa collaborazione,  dallo scambio di informazioni, di osservazioni, dal comune sentimento di impotenza di fronte ad un fenomeno dilagante e all'indifferenza dei più. Tutto ciò ha fatto sorgere la necessità di creare un’ "alleanza etico-educativa ed informativa" che ha visto, oltre alla pratica quotidiana, un primo momento concreto nell'organizzazione del Convegno di Febbraio 2012 al Quadrivium che, grazie alla partecipazione del Cardinale Bagnasco e alla sua netta presa di posizione, ha avuto un’eco anche Nazionale.

La facile lettura, la veste grafica di impatto positivo, il prezioso contenuto di notizie e indicazioni, rende il lavoro un utile strumento che, ci si augura, possa avere il massimo di diffusione e utilizzo finale nelle scuole, nelle associazioni, nei gruppi giovanili.

La proposta di realizzare l’opuscolo è stata formulata dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, proprio perché ai Servizi del  Ser.T., da più di 10 anni, hanno cominciato a rivolgersi cittadini e genitori con problemi azzardo-correlati per cercare una risposta ai loro problemi (depressioni, rischi suicidiari, violenze, uso di alcol e altre sostanze psicoattive...). Oltre 500 situazioni sono trattate in questi ultimi anni. Gli operatori, fin da subito, non hanno sottovalutato il problema e hanno impostato un progetto di intervento sostenibile, coinvolgendo nel percorso di recupero sia i singoli che le famiglie e stimolando la nascita sul territorio dell'autonoma associazione di Giocatori Anonimi.

Le realtà di AutoMutuoAiuto nei diversi settori (oggi a Genova oltre 90 gruppi che si riuniscono settimanalmente) rappresentano ormai uno strumento indispensabile per rendere efficaci e sostenibili molti percorsi di recupero. Rappresentano il vero "farmaco del futuro”, quello che non si compra in farmacia ma che richiede la partecipazione attiva e consapevole dei cittadini.

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