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Venerdì, 30 Marzo 2012 00:00

Contraccezione in adolescenza

Genova, 30 marzo 2012

Sessualità agìta sempre più precocemente, con conseguenti concepimenti indesiderati, contraccezione, procreazione responsabile: questi alcuni dei temi affrontati oggi nel corso del convegno “La care degli adolescenti per la salute riproduttiva del domani”, organizzato dalla Struttura Complessa Assistenza Consultoriale di ASL3, diretta dalla Dottoressa Angela Lidia Grondona, ospitato a Villa dello Zerbino.

Il convegno, rivolto ai medici ginecologi della Liguria, si proponeva in primo luogo di fare il punto sulla contraccezione in adolescenza individuando, alla luce delle più recenti acquisizioni, le peculiarità della “procreazione responsabile” in questa fascia di età, nella quale l’estro–progestinico è spesso anche rimedio di molti problemi tipici dell’inizio della vita fertile. A tal proposito, però, i dati più recenti dimostrano che le ragazze italiane, spesso disincentivate dagli adulti per pregiudizi e scarsa informazione scientifica, utilizzano i contraccettivi ormonali in misura molto ridotta rispetto alle coetanee europee.

Al convegno, aperto dal Presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Genova Dr. Enrico Bartolini, dal Direttore del Dipartimento Salute Dr. Franco Bonanni e dal Direttore Generale di ASL3 Dr. Corrado Bedogni, hanno partecipato, tra gli altri, la professoressa Vincenzina Bruni e la dottoressa Metella Dei dell’Università di Firenze ed il dottor Stefano Lello dell’Istituto IDI San Carlo di Roma, che esporranno le evidenze scientifiche sui nuovi preparati entrati in commercio recentemente sulla contraccezione ormonale e la contraccezione d’emergenza (la “nuova” pillola dei cinque giorni) e la pillola con estroprogestinici naturali.

Nel corso dell’evento, inoltre, sono stati esposti dalla dottoressa Donatella Panatto dell’Università degli Studi di Genova i risultati di uno studio condotto dal 2008 al 2011 che ha coinvolto studenti di 5 città italiane tra i 14 e i 24 anni da cui si evince che la “prima volta” si verifica, in media, sia nelle femmine che nei maschi a 15 anni e mezzo.

Il dibattito che aprirà la sessione pomeridiana, moderato dalla dottoressa Ida Grossi, Direttore Sanitario di ASL 3, alla presenza della dottoressa Enrica Orsi dell’Agenzia Sanitaria regionale, ha proposto un confronto fra i servizi destinati agli adolescenti presenti nelle cinque ASL liguri, costantemente impegnati per contrastare il dilagare di gravidanze nelle teen-agers, per diffondere i corretti stili di vita tra gli adulti di domani, per divulgare le vaccinazioni tra gli adolescenti. I Centri Giovani liguri, all’interno dei Consultori Familiari ed in rete con le altre agenzie e servizi sanitari, vogliono essere una risposta concreta, pensata e modulata sulle esigenze dei ragazzi, in grado di garantire loro un servizio basato su gratuità, accessibilità, accoglienza e professionalità.

Il potenziamento della rete dei Centri Giovani si rende necessario anche sulla base dell’analisi dei sistemi di sorveglianza promossi dal Ministero della Salute, che dipingono un quadro dove aumenta la sedentarietà e le scorrette abitudini alimentari e stili di vita, scelte dannose per la salute futura, anche riproduttiva. La sfida di oggi è quella di prendersi cura dei ragazzi per insegnare a prendersi cura di se stessi, trasferendo le informazioni corrette nelle scuole, nei centri di aggregazione, attraverso i media, per far capire la necessità di agire una sessualità libera ma consapevole, sicura, nel rispetto di se stessi e del partner e pensando anche alla fertilità di domani.

Scarica il Programma del convegno La care degli adolescenti per la salute riproduttiva del domani

Ultima modifica lunedì, 29 settembre 2014 09:04