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Martedì, 15 Novembre 2011 00:00

Convegno Parkinson

Genova, 15 novembre 2011

Venerdì prossimo 18 novembre, alle ore 9, nella Sala convegni dell’ Istituto Nautico San Giorgio, si aprirà la prima giornata del convegno “La rete Liguria–Parkinson: integrazione ospedale–territorio nella gestione del paziente parkinsoniano”.

L’evento, organizzato da ASL3 in quanto capofila per la parte riabilitativa, si inserisce nell’ambito del progetto ARS Liguria per la costruzione di una rete ligure dedicata alla Malattia di Parkinson, progetto che, prevedendo una progressiva integrazione funzionale con le neurologie ospedaliere, ha come scopo la definizione di una rete che, pur con i vincoli imposti dalla limitazione delle risorse del servizio sanitario pubblico, permetta di offrire un’assistenza riabilitativa continuativa ai soggetti affetti da malattia di Parkinson.

Al convegno, suddiviso in due giornate (la seconda è in programma venerdì 25 novembre), daranno il loro contributo, oltre ai fisiatri e ai professionisti della riabilitazione delle Strutture candidate all’avvio della sperimentazione, il professor Giovanni Abruzzese, responsabile del Centro per la Malattia di Parkinson e Disordini del Movimento-Dipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica dell’Università di Genova, e il professor Carlo Serrati, direttore della struttura complessa di Neurologia dell’Ospedale S. Martino.

Il risultato del lavoro svolto dal gruppo di lavoro è la formulazione di una proposta orientata a sperimentare immediatamente un programma dedicato alla gestione permanente del Malato di Malattia di Parkinson sulla base di diversi criteri di riferimento, ovvero i livelli di offerta, il mandato delle strutture e i requisiti minimi per ciascun livello di offerta.

Nel contesto ligure attualmente le strutture pronte ad essere operative in tal senso sono le strutture semplici fisiatriche territoriali di ASL3, le strutture complesse di Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’Ospedale La Colletta, dell’Ospedale Galliera, dell’Ospedale S. Martino, dell’Ospedale S. Corona e la Fondazione Maugeri–ISPRI di Nervi.