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Venerdì, 25 Novembre 2011 00:00

La tutela della salute dei migranti

Genova, 25 novembre 2011

L’analisi dei mutamenti socio-epidemiologici, dei percorsi istituzionali e clinico-assistenziali e delle strategie di prevenzione a sostegno della salute dei cittadini di ogni nazionalità presenti in Italia, ed in particolar modo della Regione Liguria, sono alcuni tra i temi affrontati oggi nel convegno “Migrazione di popoli e arrivo di persone: la tutela della salute di tutti in un’ottica di accoglienza”, organizzato dalla S.C. Assistenza Consultoriale di ASL3 Genovese per proporre fra esperti e operatori del settore regionali e non un confronto aperto e costruttivo sul tema.

L’evento, patrocinato da Regione Liguria, Comune di Genova e Ordine Provinciale dei Medici e dei Chirurghi, è ospitato nella suggestiva cornice del Museo di Sant’Agostino, sede di una vasta esposizione di architettura e scultura ligure dal Medioevo al Settecento tra cui il “San Camillo De Lellis in gloria” attribuito a Gregorio De Ferrari, che riproduce la grande corsia dello storico ospedale genovese Pammatone, che viene esibito durante il convegno.

Il tema oggetto del Convegno, nella realtà contemporanea di una società multietnica, richiede un approfondimento costante delle conoscenze e un confronto continuo delle esperienze da parte degli esperti e degli operatori che se ne occupano con diverse competenze.

Al Convegno, oltre agli esperti di ASL3 e di altre aziende cittadine che da sempre operano a stretto contatto con gli immigrati, a docenti universitari di Genova e a operatori di associazioni di volontariato, intervengono tre membri del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, come il dott. Salvatore Geraci, Past President della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni e Responsabile dell'Area Sanitaria Caritas di Roma, il prof. Maurizio Marceca, professore associato in Igiene e Medicina Preventiva presso “La Sapienza” l’Università di Roma che ha partecipato, come esperto del Ministero della Sanità, alla stesura degli articoli sull'assistenza sanitaria dell'attuale Legge sull'Immigrazione, e il dott. Issa El Hamad, infettivologo responsabile del Centro di Salute Internazionale e Medicina Transculturale della ASL di Brescia.

ASL3 è da tempo impegnata per favorire il più possibile l’integrazione dei migranti, non solo con le attività del personale sanitario, ma anche attraverso l’introduzione della figura dei mediatori culturali direttamente nei servizi sanitari per coadiuvare gli operatori non solo dal punto di vista linguistico, ma, soprattutto, per facilitare il rapporto tra cittadini di diverse culture e tradizioni, e con l’apertura, avvenuta esattamente un anno fa, dello “sportello multilingue” presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Largo San Giuseppe, dove è possibile essere informati sui servizi disponibili da personale multilingue e mediatori culturali e, in caso di necessità, ottenere anche il rilascio dei codici STP ed ENI.

Tali iniziative, nate allo scopo di avvicinare i migranti ai Servizi Sanitari e rompere le barriere di timore che spesso essi avvertono verso le istituzioni, sono motivate anche dai dati sulla presenza di stranieri residenti in Liguria, che - se al 1° gennaio 2008 erano 90.881 (di cui il 52,9% donne ), pari al 5,6% della popolazione – nel 2010 sono notevolmente cresciuti, raggiungendo le 125.320 unità (di cui il 53,2 % donne), pari al 7,8 % della popolazione regionale.

I dati registrati nel Comune di Genova, con 50.415 persone straniere residenti e della Provincia di Genova con 65.589 persone straniere residenti, confermano il trend registrato negli anni precedenti e cioè una significativa presenza di persone provenienti dall’Ecuador (33%), seguiti da Albania (10,6%), Marocco (7,5%), Romania (7,4%), Perù (5,4%), Cina (3,2%), Ucraina (2,8), Senegal (2,4%), e Sri Lanka (2,1%). A caratterizzare questi dati è anche la presenza di minori che rappresentano il 20,6% della popolazione migrante presente nella nostra regione, con 1864 nuovi nati nello scorso anno.

Ecco dunque che i bisogni di queste popolazioni afferiscono in particolare all’area materno-infantile del Consultorio, che, con le sue diverse competenze, ha erogato, nel solo anno 2010, 11.659 prestazioni (pediatria, neuropsichiatria, psicologia, area della riabilitazione etc.) su minori stranieri e 2.846 prestazioni su donne straniere (ginecologia). La condizione migratoria è per molti fonte di disagio psicologico, anche grave, che connota condizioni di disturbi psicopatologici di vario tipo. Queste situazioni vengono prese in carico dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze e, qualora generino comportamenti di abuso, dai SerT della città.