Bambini e caldo: alcuni consigli su questo argomento a cura del dott. Stefano Macciò, Direttore della S.C. Neonatologia di ASL3 Genovese.
Perché il neonato può essere un soggetto a rischio in caso di ondate di caldo?
Il neonato (primi 28 giorni di vita), ma anche il lattante ed il bambino sino a 2 anni (prima infanzia) sono particolarmente a rischio in quanto presentano una insufficiente termoregolazione atta a mantenere una temperatura corporea esterna normale di 36-37°C ; a questo si aggiunge un aumento della superficie corporea in rapporto al peso ed una maggior incidenza stagionale di virosi intestinali causa di disidtratazione. Più piccolo è il bambino maggiore è il rischio. Ipertemie si verificano facilmente in caso di ambiente troppo caldo o se l'introduzione di liquidi è scarsa.
Quali sono le indicazioni per proteggerlo?
Evitare l'esposizione diretta al sole soprattutto nelle ore più calde e per tempi protratti, preferendo passeggiate con alternanza di sole ed ombra sempre nelle ore meno calde della giornata( fino alle ore 10 e dopo le 18); scegliere un abbigliamento leggero preferibilmente di materiali naturali come cotone chiaro. Proteggere il capo con cappellino con visiera e possibilmente anche gli occhi, soprattutto nel bambino con pelle chiara.
Ci sono specifici consigli per l’alimentazione?
Il piccolo allattato al seno deve essere accontentato ogni volta che lo richieda e nel caso diminuisca il numero delle poppate dovrà essere stimolato. Il bambino più grande, che assume anche altri alimenti, deve essere invogliato ad aumentare l'apporto di liquidi (acqua), e la sua dieta dovrà essere costituita da cibi leggeri, privilegiando frutta e verdura.