Il tumore del collo dell’utero è la prima malattia oncologica per la quale esiste un vaccino preventivo, proposto alle ragazze di 11 anni.La prevenzione, quindi, parte dalla più giovane età, ma come evolveranno i percorsi di screening nell’era post-vaccinale?
Oggi l’offerta di screening può contare su nuovi test e nuove indagini molecolari in grado di aumentare la sensibilità e la specificità dei percorsi rivolti alla popolazione femminile, per cui è fondamentale che gli operatori sanitari le conoscano in modo approfondito e le sappiano proporre secondo precisi protocolli condivisi.convegno si propone di affrontare alcuni dei temi più attuali nell’ambito della prevenzione del cervico-carcinoma, approfondendo i nuovi input tecnologico-scientifici e unendo le forze nella prevenzione di questo tumore.
Benché sia oramai chiaro che il tumore del collo dell’utero è totalmente prevenibile, in ambulatori e ospedali continuano a presentarsi donne affette da questa terribile patologia. Perché? La prevenzione passa attraverso due strumenti fondamentali: il vaccino e lo screening.
Di questo si occuperà il convegno in programma a Genova il prossimo 4 giugno.
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