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Giugno 2015: Pubblicato il rapporto regionale Passi d'Argento 2012-2013

Il Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, nell'identificare le strategie utili alla riduzione del carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili, descrive così le sorveglianze di popolazione:

"I piani d'azione della Regione Europa dell'OMS (2008-2013, 2012-2016) assegnano un ruolo fondamentale alle sorveglianze di popolazione, come strumento capace di fornire dati affidabili sui problemi di salute, i loro determinanti (anche sociali), la percezione dei cittadini, la diffusione delle misure di prevenzione e di promozione della salute, e quindi di seguire nel tempo questi fenomeni. Le informazioni fornite consentono di monitorare i progressi e di valutare i risultati raggiunti con gli interventi pianificati e messi in atto e quindi contribuiscono a definire e aggiornare le policy. Pertanto, assieme alla prevenzione e al trattamento delle Malattie Croniche Non Trasmissibili, la sorveglianza è una funzione essenziale dei sistemi sanitari e come tale va espletata a tutti i livelli di governo".

Ebbene, Passi d'Argento è la sorveglianza di popolazione che indaga sullo stato di salute e la qualità della vita delle persone dai 65 anni in su.

In Liguria ha dato vita ad uno strumento efficace in grado di cogliere la situazione sociosanitaria della popolazione di interesse, ed ha posto le basi per monitorarla nel tempo, valorizzando e valutando le azioni messe in essere per migliorare la salute e il ben-essere dei cittadini.

Il Rapporto tecnico regionale Passi d’Argento 2012-2013   illustra dettagliatamente i risultati della sorveglianza condotta in Liguria nel 2012-2013, e offre spunti per agire in maniera mirata ed efficace soprattutto sui fattori determinanti della fragilità, dallo scarso movimento alla mancata partecipazione sociale, dal numero dei farmaci assunti alla frequenza di cadute, e così via.

L'osservazione dei risultati raggiunti rende evidente che la strategia vincente, come  in tutte le altre fasce d'età, vede la Società intera coinvolta nella costruzione sociale della salute, con l'intento di allontanare l'insorgere della fragilità e di contrastare la disabilità conseguente alle malattie croniche.

Un ringraziamento a tutte le persone con 65 anni e più che hanno partecipato all'indagine.
Grazie a loro è stato possibile conoscere da vicino le esigenze di questa fascia di popolazione all'interno della nostra Regione.
Si ringraziano anche tutte le persone che hanno fornito aiuto e supporto durante le interviste e i Medici di Medicina Generale per la preziosa collaborazione fornita.