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Lunedì, 24 Novembre 2014 00:00

L’apporto della medicina integrata alla cura delle malattie immunologiche e rare

Il 28 novembre si svolgerà presso la Società di Mutuo Soccorso “La Fratellanza” di Genova Pontedecimo l’incontro “La medicina integrata per i pazienti con malattie immunologiche e rare” organizzato dal dottor Edoardo Rossi, responsabile dell’Ambulatorio per le Malattie Rare immunologiche ed ematologiche dell’ospedale Gallino.

 

A detto ambulatorio, attivo dal 2013 tre giorni alla settimana (lunedì, martedì e giovedì) dalle ore 8 alle ore 13, che si occupa anche di pazienti con malattie ematologiche, emato-oncologiche e immunologiche che non rientrano nelle malattie rare, da circa un anno si è affiancato l’Ambulatorio di medicina integrata,  che offre gratuitamente ai pazienti sulla base delle specifiche necessità presidi di medicina integrata, quali omotossicologia, agopuntura, micromesoterapia, massaggio energetico, trattamento di ionorisonanza-like con l’apparecchiatura elettromedicale SEQEX, shiatzu, ipnosi e lifecoaching.

 

L’iniziativa è stata realizzata senza sottrarre risorse all’assistenza convenzionale: nel 2013, infatti, nell’ambito della convenzione fra ASL3 e l’Associazione Antonio Lanza ONLUS, quest’ultima ha messo a disposizione del Centro di Pontedecimo un contributo economico di 10.000 euro per l’attivazione di un progetto sulla Medicina Integrata e la fornitura in comodato d’uso gratuito dell’apparecchiatura elettromedicale Sequex, utile per ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia. Per tale donazione ASL3, nella persona del proprio legale rappresentante, il Direttore Generale Corrado Bedogni, desidera ringraziare sentitamente l’Associazione Antonio Lanza, e la Sua Presiedente, signora Anna Trucco Lanza, per il supporto offerto.

 

La medicina “integrata” non rappresenta una rinuncia alla medicina tradizionale ed è invece particolarmente apprezzabile nei pazienti affetti da malattie rare ed immunologiche consentendo al medico di ampliare le proprie armi terapeutiche e migliorare il rapporto con il paziente.

 

La ricerca nel campo delle malattie rare, infatti, è limitata, così come generalmente gli investimenti da parte delle industrie farmaceutiche a causa del ristretto numero di pazienti, per cui non solo è difficile il loro riconoscimento, ma anche il trattamento una volta diagnosticate. Nei malati e nelle loro famiglie, infatti, possono insorgere stati di frustrazione e di solitudine, per cui risulta fondamentale trovare strumenti in grado di migliorare la qualità di vita, permettendo al paziente di giocare un ruolo primario nel processo terapeutico, riacquistando la propria dignità e recuperando le proprie risorse.

 

Durante l’incontro organizzato da ASL3, cui parteciperanno fra gli altri la dottoressa Ferreri, medico omeopata dell’Ospedale di Pitigliano (GR), nel quale è stato attivato il primo centro di questo genere in un ospedale pubblico, e il dottor Cesare Santi, Presidente dell’Associazione Medica Italiana di Omotossicologia e Terapie Integrate, verranno anche illustrati i principi di alcuni presidi della medicina integrata utilizzati da pazienti con malattia rara seguiti presso l’Ospedale Gallino di Pontedecimo, che rappresenta il punto di riferimento per le malattie rare nel territorio metropolitano genovese.

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