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Vaccino contro morbillo

II morbillo è una malattia infettiva che si trasmette per via aerea e si manifesta con febbre alta, raffreddore, congiuntivite e una tipica eruzione cutanea (esantema) e può presentare complicanze quali otite, laringite, broncopolmonite, convulsioni, encefalite, tanto più frequenti quanto più piccolo è il bambino. L'encefalite, che si manifesta in un caso su mille, è la complicanza più grave e può portare a morte nel 15% dei casi o lasciare, nel 40% dei casi, gravi esiti permanenti (convulsioni, sordità e ritardo mentale).

Per la persistenza del virus del morbillo a livello cerebrale, il danno neurologico può manifestarsi a distanza di anni dalla malattia, come panencefalite sclerosante subacuta (PESS), rara ma gravissima malattia neurologica ad esito inevitabilmente infausto.

A causa dell'insufficiente numero di soggetti vaccinati, è in atto, dall’inizio dell’anno 2017 , nel nostro Paese, epidemia di morbillo, con oltre 2500 casi segnalati, il 40% dei quali ricoverati e  il 34% con almeno una complicanza. 

 Poiché morbillo e rosolia sono malattie ancora molto diffuse e provocano epidemie nell'età infantile e nell'adolescenza, il Ministero della Salute ha istituito un Piano nazionale per l'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (PNEMoRc) 2010-2015 raccomandando la vaccinazione.

In Italia sono in commercio due tipi di vaccini, a virus vivi attenuati: uno trivalente, associato a parotite rosolia (MPR) e uno quadrivalente, associato a parotite , rosolia e varicella (MPRV). È necessario ricordare che il vaccino non deve essere somministrato in gravidanza e la stessa deve essere evitata nel mese successivo alla vaccinazione.

La vaccinazione, raccomandata da Piani Nazionali e Regionali secondo quanto indicato nei calendari vaccinali, è gratuita.

 

Ultima modifica giovedì, 20 dicembre 2018 16:29