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Giovedì, 03 Giugno 2021 15:21

Estate sicura 2023 - caldo e gravidanza

In questa pagina risponde alle più frequenti domande sugli effetti del caldo sulle donne in gravidanza il dott. Gabriele Vallerino, Direttore del Dipartimento Materno Infantile e Direttore della S.C. Ostetricia e Ginecologia.  

Dott. Vallerino, in estate il caldo può rappresentare un rischio per la donna in gravidanza e per il feto?

In gravidanza l’aumento del volume del sangue materno necessario per un adeguato flusso sanguigno alla placenta richiede una sufficiente idratazione. Il caldo può essere causa di disidratazione, con la perdita, attraverso la sudorazione, di liquidi e sali minerali, preziosi per l’equilibrio materno-fetale.

Quali sono i sintomi più comuni che compaiono in caso di disidratazione?

I sintomi più comuni sono: sete intensa, crampi muscolari, soprattutto di notte, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, abbassamento della pressione arteriosa

Quali sono i consigli dello specialista per evitare la disidratazione e le conseguenze delle alte temperature?

Idratazione abbondante, alimentazione, esposizione limitata al sole, aerazione degli ambienti in cui si vive o si lavora, abbigliamento, prevezione dell'ipotensione, attività fisica limitata alle ore fresche e preferibilmente in acqua: questi, a mio giudizio alcuni gli aspetti da tenere in considerazione. Di seguito alcune indicazioni che possono essere utili in questo periodo alla donna che aspetta un bambino.

Idratazione abbondante: per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione, è indispensabile bere molto; è consigliabile bere almeno 2 litri di acqua (a temperatura ambiente) durante il giorno oltre quella introdotta durante i pasti. E' estremamente importante invece evitare le bevande alcoliche, comunque sconsigliate in gravidanza, a maggior ragione nei mesi caldi. Vanno limitate le bevande gassate o zuccherate, tè e caffè.

Alimentazione: occorre prediligere alimenti facilmente digeribili, a alto contenuto di liquidi e vitamine e minerali, poco calorici. Vanno pertanto evitati cibi fritti e grassi. Meglio una dieta ricca di frutta e verdura di stagione (in particolare pomodori, anguria e melone ricchi di acqua). Frullati di frutta e minestre consumate tiepide sono particolarmente indicati. E' necessario contenere l'apporto di sale sia “aggiunto” sia contenuto in alimenti quali insaccati e formaggi stagionati. Naturalmente occorre ricordare di mettere in atto le procedure necessarie a prevenire l'infezione da toxoplasma.

Esposizione al sole limitata: l'esposizione al sole non è controindicata ma va limitata alle ore meno calde. Meglio al mattino presto e alla sera; in linea di massima mai tra le 11 e le 16. E' inoltre necessario utilizzare creme solari a alta protezione (50+). L'inadeguata esposizione al sole è responsabile di disidratazione, delle sue descritte complicanze e della comparsa di macchie scure sulla pelle soprattutto del viso. Attenzione: in spiaggia la protezione dell'ombrellone non è sufficiente a tutelare la donna in gravidanza nelle ore più calde. In spiaggia è inoltre utile indossare un cappello e bagnare i capelli ogni tanto.

Aerazione degli ambienti (casa, ufficio): è utile oscurare le finestre dove batte il sole con tende, persiane, veneziane; chiudere le finestre durante il giorno (specialmente quando batte il sole), aprendole durante le ore più fresche della giornata. Se possibile è meglio trascorrere le ore più calde nella stanza più fresca della casa. La temperatura del condizionatore va regolata tra i 24 e i 26 gradi.

All'aperto: evitare di uscire nelle ore più calde e utilizzare creme solari come già descritto.

Abbigliamento: è bene prediligere abiti comodi, in tessuti naturali come il lino e il cotone, che non inibiscono la traspirazione, e dai colori chiari. Meglio evitare elastici, cinture, magliette e pantaloni attillati  Le scarpe devono essere fresche e comode.

Prevenzione dell'ipotensione. La gravidanza normalmente si caratterizza per valori pressori più bassi del normale e una aumentata tendenza all'ipotensione ortostatica. Cioè può essere ulteriormente acuito dal caldo e dalla disidratazione. E' bene evitare di stare in piedi, soprattutto fermi, per lunghi periodi per evitare lo scatenarsi dell'episodio ipotensivo così come è bene alzarsi lentamente, sia dalla posizione sdraiata che da quella seduta, per avere il tempo necessario affinché il tono vasale si adegui alla nuova posizione e non si manifesti ipotensione.

L'attività fisica va limitata alle ore fresche e va svolta ancor meglio in acqua.

 

(ultima revisione: giugno 2023)